giovedì 19 febbraio 2015



Se l’asse della terra si è spostato

Non si è spostato l’asse della terra
per colpa di scossoni e terremoti
né del clima impazzito
o della naturale polodìa
ma per il peso di quelle persone
che il sud del mondo hanno abbandonato
per fame, per bisogno e per la guerra
o per fuggire dalla malattia.
Migliaia, disperati sui barconi,
in viaggio verso i loro “nord” ignoti.
Silenzio, il sud del mondo si è svuotato.
Silenzio fra le dune dei deserti,
silenzio anche nel mare insanguinato,
silenzio in cielo e l’impotente luna
rischiara sulla sabbia impronte inerti.
Corpi di chi è arrivato, per fortuna,
corpi dei morti molto più pesanti,
corpi che l'acqua ha trascinato giù,
corpi rinchiusi dentro ad una gabbia
e l’asse della terra si è inclinato.
Ormai non credo si raddrizzi più.

( Sara Ferraglia )

venerdì 6 febbraio 2015

Camminerò a cent'anni



Camminerò a cent’anni

Camminerò, a cent’anni,
chissà…rasente i muri
carezzando i palazzi
sui piedi malsicuri.
Sorriderò ai piccioni,
anche a quelli distratti
che perderanno guano
dagli alti cornicioni.
Chiederò che ore sono
ai passanti veloci
che mi risponderanno
a loro fantasia,
tanto per me il tempo
sarà solo un’idea.
- Grazie mille…- e poi via,
fingerò d’aver fretta.
Porterò un cappellino
di finto leopardo,
una grande borsetta,
la matita e un taccuino,
un libro di poesia.
Cercherò fra la gente
un’amica, uno sguardo
perso da troppo tempo.
Non sarò più in ritardo
ad un appuntamento.
Più nessun artifizio
con rossetti ed ombretto,
ogni ruga una tacca
sulla dura corteccia
del mio tronco d’abete.
Mie radici, ci siete?
E così immaginando
la vecchiaia, la mia,
mentre voi mi leggete
sono giunta alla fine…
di una lunga poesia.

(Sara Ferraglia )

mercoledì 4 febbraio 2015

Piccola sinfonia per sordi


Piccola sinfonia per sordi

Mi si è incrinato il cuore con l’età
come un gingillo in vetro di Murano
scalfito da un granello del passato
volato via dal piano del sofà
Ho un ninnolo di vetro dentro il petto
Tintinna ad ogni pianto di bambino
Come un acchiappasogni vibra piano,
quasi un sonaglio appeso sopra il letto
Confusi ed anecoici i miei pensieri
diretti dal pallore della luna,
volti di un tempo, poi volti di ieri
compongono le note ad una ad una…
C’è chi è partito e non ritornerà,
chi troppo in fretta cresce e se ne andrà
lasciando dietro sé soltanto un’orma
Scricchiola il vetro, preda dei ricordi
Nel silenzio notturno prende forma
una struggente sinfonia per sordi.

( Sara Ferraglia )