lunedì 15 settembre 2014

Una telefonata

Con questa poesia dedicata a mia madre sono stata premiata al Premio nazionale di poesia "Un sorriso per gli anziani" - 13 settembre 2014

Una telefonata
Mamma, non dirlo mai che mi disturbi
Credimi, il tempo mio non è prezioso
Semmai il tempo perso è il non sentirci
E non c’è nulla al mondo che mi turbi
più del nostro discorrer frettoloso,
al posto di un sereno raccontarci.
Mamma, sapessi quante volte penso
ai giorni andati e al tempo che ci resta
a ciò che ho taciuto o rimandato
alle parole dette senza senso
ai vuoti che mi riempiono la testa,
a qualcosa che ho perso o trascurato.
Cercami sempre e fallo quando vuoi
nel buio della notte se ti opprime,
nel silenzio di un’alba addormentata,
perché i giorni miei sono un po’ tuoi,
perché l’amore anche così si esprime.
E grazie per la tua telefonata.
Sara Ferraglia

Motivazione : in queste tre strofe, impregnate di affetto filiale per la madre anziana, si rincorrono turbamenti, rimpianti e buoni propositi. La poesia-confessione permette alla poetessa di dichiarare alla madre tutto il suo affetto e di chiedere scusa per le tante occasioni perdute.Ora la sua diponibilità all'ascolto è totale. I versi, rigorosamente endecasillabi,nella scorrevolezza e proprietà delle scelte lessicali, rivelano un sicuro possesso del ritmo e presentano efficaci accostamenti.

lunedì 1 settembre 2014

Per vivere il mio tempo



Per vivere il mio tempo

Per vivere il mio tempo pienamente
ho bisogno di te,
per superare il muro del banale,
afferrando le gioie del presente
senza rincorrer mode e falsi miti,
godendo del normale eccezionale.
Per vivere il mio tempo pienamente
ho bisogno di te,
perché rallenti il ritmo del respiro,
perché non  mi travolga la corrente
nel fango scivoloso della fretta,
per essere l’un l’altro il buon ritiro.
La tua parola, liscia come seta,
ricompone la trama sull’ordito.
Ripara il taglio e l’anima s’acquieta.

( Sara Ferraglia )