venerdì 14 settembre 2012

Fuoco fatuo



Fuoco fatuo

Fra te e me, ragazzo
c’è la tua auricolare
ed uno sguardo vacuo
che non sa più guardare
nemmeno il cielo pazzo
dei temporali estivi.
Per te, o fuoco fatuo,
tremula vibrazione
nella città palude,
per te ancora scrivo
e per quell’emozione
che tutti noi c’illude
d’essere ancora vivi.

( Sara Ferraglia )

1 commento:

Q. ha detto...

Mi piace.
Non so dirti il perchè - sarà quel vocativo "ragazzo" o quell'aura di fatalità - ho sentito qualche cosa di Sandro Penna.
Complimenti.