giovedì 3 giugno 2010

Le poesie appartengono ai bambini


Le poesie appartengono ai bambini


Le poesie appartengono ai bambini

Le plasmano fra le dita grassocce

come mollica di pane bagnato

Loro la poesia

la lasciano sui vetri come impronta

ed appiccicano alle cose i nomi

secondo fantasia

Nel sonno nasce un nuovo creato

ove le gocce non son gocce

ma diamanti

e le lacrime son stelle trasparenti,

ove la musica è una dolce conta

Una matita, due mele e tre gnomi

bastano, avanzano e fanno poesia

( Sara Ferraglia )

7 commenti:

Blumy ha detto...

ciao, Sara, questa poesia te la rubo - posso ? - e la pubblico nel mio blog. graaziee

Blumy

Blumy ha detto...

I gatti e i bambini



A volte crollano i cieli
ma è qualcosa che accade in silenzio
come quando scende la neve in gennaio

soltanto i bambini lo sanno
che piangono si rigirano un poco nel letto
però sono momenti che passano via

perché con manine di dei
risollevano la cortina celeste
i gatti li sfiorano i gatti che sono

compagni di giochi gomitoli buoni
leccano lacrime scacciano via
i pipistrelli che allattano gli incubi

i gatti fanno parte del cielo
i gatti e i bambini



Blumy

SaràPoesia ha detto...

Adoro sia i gatti che i bambini.
Grazie Blumy di aver aggiunto altra dolcezza ( e un velo di tristezza)

Sara

Blumy ha detto...

proprio qui tristezza non ce n'è manco un pizzico. :-)

narda fattori ha detto...

E' una poesia molto bella, tenera. Si sente che ami i bambini e li comprendi nelle loro contraddizioni, innocue rispetto alle nostre. I bambini sanno amare e danno amore senza chiederlo ma ne hanno tanta fame.
Mi sono intenerita.

cristina bove ha detto...

delicatissima!
la leggerò ai miei nipotini

Anonimo ha detto...

Salve Io amo la tua scrittura nel tuo blog si sta facendo un grande lavoro molto semplice!:)
scusa mio cattivo italiano
addio