mercoledì 1 aprile 2009

Penso a una donna di Gaza

Donne di confine.

E penso a te che vivi sul confine 
in una terra calda e sconvolgente, 
culla di religioni e di cultura,
 terra dove la notte non ha fine,
 perché nel cielo – incessantemente - 
brillan stelle di fuoco e di paura.
 Io penso a te…
 E penso a te che fiabe non inventi
 - volar di fantasia a volte uccide –
 non fai lunghi programmi sul futuro, 
vivi giorno per giorno i tuoi momenti
 sapendo che per te c’è chi decide 
se oggi il passo tuo sarà sicuro. 
Abbi cura di te… 
E penso a te che anche se ti ammali
 passi la notte al freddo o all’aria aperta. 
Leggera come il vento eppure forte 
quando le braccia tue si fanno ali, 
calde e avvolgenti come una coperta, 
proteggi i tuoi bambini dalla morte. 
.

( Sara Ferraglia )

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