martedì 23 ottobre 2007

Il Poeta


“Il poeta scrive perché si compia il destino della parola che è quello di essere ascoltata” (M.Luzi)

Il vecchio poeta 

 Poeta forse sono 

se la neve sull’albero adagiata, 

la silenziosa neve 

voglio toccare lieve?

 E per un attimo tornar bambino

 col fuoco allegro nel camino

 che racconta mistero

 nero? 

e aspetto per un mese che sbocci l’orchidea

 e vedo la bellezza mentre nasce

 e l’accarezzo con la mano piano? 

Poeta forse sono? 

No soltanto uomo

e il mio passar non segna traccia 

Lui, poeta davvero

 le sue orme ha lasciato nella neve 

affinchè parli il silenzio

 e l’inutile taccia.

 ( dedicata a Mario Luzi )

(Sara Ferraglia , febbraio 2005)

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mercoledì 17 ottobre 2007

Il tempo del riposo e dell'ascolto

Il tempo del riposo e dell’ascolto. 

Ascolta, voglio amarti adesso 

che i filari son pieni d’oro e d’ametista 

e le foglie d’argento fra i capelli 

disegnano l’inverno che verrà. 

Ascolta, voglio dirti adesso

 le parole che nei solchi della terra fredda 

saran protette da coperte di neve. 

Il tempo è questo del riposo e dell’ascolto. 

 Sara Ferraglia 

 Pubblicata nella raccolta antologica “ Tra un fiore colto e l’altro donato” ( Aletti editore- dicembre 2003)

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lunedì 1 ottobre 2007

Dove sono cresciuta...


Ritorno

Ritrovo in te le voci della scuola

Alla lavagna l’odore dei gessetti

Vecchie scarpe col buco nella suola

E noi bambini nei vestiti stretti.

Ritrovo in te la piccola bottega

Dove tutto costava sempre troppo

Affamato ricordo che mi lega

A sacchetti di stoffa col rattoppo.

Ritrovo in te il bucato nel cortile

Le lenzuola sul prato a veleggiare

Il sapone coi profumi d’aprile

Mare d’erba in un lento ondeggiare.

Ritrovo in te la sponda del torrente

Ed i pesci scovati con le mani

Sotto i sassi ed in mezzo alla corrente

Divenivano enormi pescecani.

Ritrovo in te la piccola fontana

Ed i vecchi seduti a raccontare

Di una vita un pò sacra un pò profana

Sotto un sole che sta per tramontare.

E ti porto i ricordi dei miei anni

Io son più stanca, tu rinvigorito

quando ritorno sfumano gli affanni

ringrazio il tempo che non ti ha sfiorito.

E ti porto ogni volta le emozioni

Che invadente tu all’anima derubi

E diventan poesia le sensazioni

Che regalo al tuo cielo e alle tue nubi.